Anche guidare può diventare un’azione sostenibile. Con il progetto “Ecopatente”, ideato da CSE Italia srl e promosso da Legambiente e UNASCA (Unione Nazionale Autoscuole Studi di Consulenza Automobilistica), dal 2009 si insegna ai giovani ragazzi che all’alba dei 18 anni si iscrivono all’autoscuola (ma da quest’anno anche a chi la patente già ce l’ha), a guidare in modo ecologico e rispettoso dell’ambiente. «Conducenti consapevoli e attenti sono un pezzo importante nella costruzione di una mobilità migliore per tutti» – ha spiegato Gianluca della Campa, direttore marketing di Legambiente. Dovendo far fronte all’impossibilità di immaginare una città dalla mobilità esclusivamente pubblica o non legata agli autoveicoli, educare a ridurre al minimo possibile il proprio impatto sull’ambiente è un’iniziativa fondamentale, se si aggiunge inoltre che si risparmia carburante. Nel concreto, si tratta di un corso che integra, in modo gratuito, le lezioni teoriche e pratiche della scuola tradizionale. Sono molte in Italia le autoscuole che hanno aderito al progetto e più di 50mila sono ad oggi gli Ecopatentati: se si ha la curiosità di scoprire quale sia l’autoscuola convenzionata con il progetto più comoda per le proprie esigenze, è possibile cercarla su www.ecopatente.it/cerca_autoscuole.
Elogi all’iniziativa giungono anche da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei deputati. «È una vera e propria sfida – spiega – che impegna tutti al guidare bene, rispettando le regole del codice della strada e riducendo l’inquinamento».
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