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venerdì, 19 Aprile 2024

“Appendino pagliaccia” e manichino senza testa. Ma tra i consiglieri M5s c’è chi difende gli anarchici

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Tanta tensione ma nessun incidente in una via Cibrario blindata per il corteo degli anarchici in protesta contro lo sgombero dell’Asilo occupato. La scelta del percorso, con partenza da piazza Statuto tutti in maschera in tema con il martedì grasso, non è casuale. Infatti, proprio in via Cibrario si trova il negozio di proprietà del marito della sindaca Appendino già oggetto di minacce in un volantino diffuso nelle scorse settimane.

Ad aprire il corteo uno striscione con la scritta “Appendino pagliaccia” e un manichino di donna senza testa, mentre i negozianti della zona hanno abbassato le serrande temendo disordini.

Già prima della partenza del corteo sono arrivate diversi attestati di solidarietà e vicinanza alla sindaca. Ma, contrariamente a quanto prevedibile, qualche consigliere della sua maggioranza non è stato dello stesso avviso nel condannare il corteo degli anarchici.

È il caso di Damiano Carretto che senza mezze misure commenta il post di solidarietà del suo collega Aldo Curatella: “Qualcuno vuole trasformare il Movimento nel partito della polizia e dei manganelli. Post come questo fanno schifo”. E lo segue a ruota anche Daniela Albano che fino a ieri sembrava avere i giorni contati all’interno del Movimento salvo poi fare dietrofront. “Purtroppo l’iniziativa di oggi, come quelle che verranno sono frutto di scarsa sensibilità politica che emerge in modo chiaro dal post di Aldo” scrive l’Albano a cui Curatella risponde: “Quindi, stai dicendo che per te va bene intimidire fin sotto casa delle persone, incutendo paura.In pratica accetti e trovi normale quanto stanno subendo ora la Sindaca e la sua famiglia! La sensibilità politica sarebbe accettare intimidazioni e minacce come questa?”.

Tra i diversi commenti che animano il post i tre consiglieri continuano a parlarsi. E a insultarsi. Accrescendo virtualmente quella spaccatura all’interno della maggioranza che ormai non è più mistero per nessuno. “O forse qualcuno non sopporta le intimidazioni e vuole sia sempre rispettata e portata avanti la legalità!” ribatte Curatella a Carretto il quale inizia il J’Accuse verso il collega suggerendo che più che nel Movimento 5 stelle dovrebbe trovare una collocazione a destra: “Bravo. Nel MSI c’è posto per te”, e ancora “Tu puoi pensarla come vuoi. Ma il tuo posto è qualche partito di estrema destra”.

Più pacatamente Albano prova a spiegare la loro posizione: “Le strade sottosopra ci sono da 3 settimane in Aurora, sai? E nessuno si è minimamene preoccupato dei cittadini che per tornare a casa ogni sera devono passare i controlli di polizia o dei commercianti che per una settimana non hanno visto clienti a parte lo forze di polizia”.
Ci passo tutte le settimane da lì e ho visto i danni che hanno arrecato al quartiere e alle vetrate distrutte di SMAT. Sono stati lasciati in pace per 25 anni circa, nonostante continue richieste di intervento da parte dei cittadini della zona, e la procura ha ritenuto ci fossero elementi per porre fine a tale stato e ipotesi di reato che andavano perseguite. Non è che la legalità vada presa a seconda delle situazioni ma debba valere sempre” le risponde Curatella, ma Albano non vuol sentire ragioni e tira in ballo la stessa sindaca “Credo che Aldo Curatella sia libero di scrivere ciò che vuole e di assumersene responsabilità e conseguenze, così come la nostra Sindaca con il post di esultanza sullo sgombero”.

Nel mezzo tanti post di elettori 5 stelle increduli di quello che sta capitando ai loro consiglieri.

 

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