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venerdì, 17 Maggio 2024

Articolo18, Renzi a New York: “Supereremo i pensieri deboli”

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«Per tornare a fare l’Italia siamo pronti, se servirà, a fare battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti anche se più dei poteri forti temo i pensieri deboli». A parlare è Matteo Renzi, giunto al termine della sua visita americana. La tappa di ieri lo ha portato a New York, dove dopo essersi concentrato sul ruolo dell’Italia per la salvaguardia del Mediterraneo – «cuore dell’Europa e non cimitero dei dispersi» – il premier è tornato a parlare di politica interna.
L’occasione si è presentata nel corso del discorso tenuto alla comunità italiana di New York alla presenza del sindaco Bill De Blasio. Dopo il consueto scambio di convenevoli e l’immancabile riferimento alle origini italiane del politico americano, Renzi è tornato a parlare di riforme e nella fattispecie del job act, il testo di legge che dovrebbe rivoluzionare il mondo del lavoro e che sta tenendo banco da settimane nelle discussioni della politica nostrana.
Centro della querelle è, ovviamente, l’articolo 18 e il suo superamento proposto dal progetto di legge presentato dal Governo. Progetto che ha provocato l’aspra reazione delle parti sociali e della minoranza Pd, con la quale Renzi e i suoi fedelissimi hanno ingaggiato una battaglia tutta interna. Il premier aveva affrontato l’argomento già nei giorni scorsi, sempre dall’America, nelle interviste rilasciate al Wall Streat Journal e a Bloomberg.
«Il mio impegno è chiaro – aveva esordito Renzi – realizzare le riforme indipendentemente dalle reazioni. La riforma del mercato del lavoro in Italia è una priorità e se i sindacati sono contro per me questo non è un problema». L’uscita aveva provocato un vespaio sul territorio nazionale, soprattutto tra gli appartenenti alla minoranza interna al partito democratico, rassicurata poi dai vertici di partito che si sarebbe arrivati a una soluzione condivisa.
«Se un segretario del partito vuole trovare una sintesi, come penso dovrebbe, non solo secondo me è possibile ma anche abbastanza agevole: basta volerlo», aveva commentato da Montecitorio Pierluigi Bersani.
Fondamentale l’intervento del ministro del lavoro Giuliano Poletti, che aveva assicurato di non aver nessun interesse a realizzare una riforma che fosse il solito “pasticcio all’italiana”. Proprio su queste parole è ritornato il premier da New York «Non ci sarà alcun pasticcio, condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene che sarà degna di questo nome», ha affermato Renzi a termine della sua visita alla comunità italiana presso il consolato di New York.
Ma il superamento delle problematiche sollevate dalle parti sulla questione lavoro – e nello specifico per quanto riguarda l’articolo 18 – sembra ancora lontano da venire. Si attendono svolgimenti.

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