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giovedì, 16 Maggio 2024

Bce, nuovo taglio di Mario Draghi

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

La Bce di Mario Draghi interviene nuovamente per fermare il rischio deflazione e spingere la ripresa dell’Eurozona, con un altro taglio dei tassi e il via agli acquisti di prestiti a famiglie e imprese. Non è il “quantitative easing”, che riverserebbe moneta fresca sull’economia comprando massicciamente bond e titoli di Stato, ma è più che altro una tattica con la quale tempo, profittando del palcoscenico finanziario per bacchettare nuovamente i governi di Roma e Parigi, dai quali in Europa ci si aspetta una svolta politica.
“Non c’è stimolo monetario, o di bilancio, che possa rilanciare la crescita senza riforme strutturali ambiziose e forti”, ha ricordato Draghi, dando notizia del taglio del costo del denaro allo 0,05%. Una mossa che ha l’effetto doppio di indebolire l’euro sotto 1,30 dollari, ai minimi da 14 mesi, facendo contenti molti esportatori europei, e di rendere ancora più conveniente l’adesione ai “Tltro”, il maxi-prestito che andrà alle sole banche, le quali dovrebbero poi girare i soldi all’economia reale. Una mossa che ha permesso a Draghi, dal palcoscenico finanziario, nella sua caratura anche politica di governatore, di tirare le orecchie ai governi Hollande e Renzi…

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