Hanno rubato alla Fiat merce per oltre 2,3 milioni di euro di valore. È questo il bottino risultante da diversi furti seriali di centraline elettroniche e volani motore di automobili messi a segno da un’organizzazione nei magazzini di Fiat Group Automobiles S.p.a. di Torino e None, sempre in provincia del capoluogo piemontese.
I fatti risalgono a un periodo di tempo che va dall’agosto del 2012 e il gennaio del 2013. Le indagini erano partite nel settembre del 2012 in seguito alal denuncia ai carabinieri da parte dell’azienda.
L’organizzazione era perfetta: dipendenti e corrieri mettevano a segno i furti. Cinque le persone finite in manette. Ma sono solo le ultime di diversi arresti eseguiti dai Carabinieri nell’ultimo anno per avere sottratto pezzi dai due magazzini dell’azienda automobilistica.
Tra loro tre magazzinieri dipendenti che, secondo le indagini coordinate dal pm Antonio Smeriglio, caricavano i pezzi sui camion “senza che questi fossero segnati sulle bolle di trasporto. Le eccedenze venivano poi scaricate dai camionisti lungo il tragitto”.
Le manette erano scattate per la prima volta nel novembre dell’anno scorso, ai polsi di quattro persone sosprese in flagrante a dividersi la refurtiva fuori dal magazzino di None.
A Gennaio altre due persone erano state arrestate mente uscivano dal magazzino con dei pezzi.
Nei giorni scorsi gli ultimi cinque: tre magazzinieri che lavoravano da anni per la Fiat, un camionista e un ricettatore, sono stati arrestati nei giorni scorsi dopo che un carico diretto a Milano era stato intercettato dai carabinieri.
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