Resterà a Torino il processo Fonsai che vede come imputati Salvatore Ligresti e gli ex manager Fausto Marchionni, Emanuele Erbetta e Antonio Talarico, che devono rispondere per i reati di falso bilancio e aggiotaggio.
Le difese avevano presentato una richiesta per spostare il procedimento a Milano o Firenze. Invece il Tribunale del capoluogo piemontese ha stabilito che è di sua competenza territoriale.
Con ordinanza, letta questa mattina in aula, viene quindi respinta la richiesta poiché è dal capoluogo piemontese che è stato inviato il comunicato del 23 marzo 2011 con cui furono diffusi i dati del bilancio consolidato 2010 finito nel mirino dei pubblici ministeri titolai dell’inchiesta Vittorio Nessi e Marco Gianoglio: «Appare del tutto conforme a logica che una società con sede a Torino diffonda i comunicati nella sede medesima», è questo quanto spiegato dal presidente della quarta sezione penale del Tribunale, Giorgio Gianetti.
Durante l’udienza Unicredit e Mediobanca sono state ammesse come parti civili, insieme a 3500 azionisti su 12mila potenzialmente danneggiati, e anche la nuova gestione della stessa compagnia assicurativa Fonsai che deve anche rispondere nel processo sull’operato dei suoi manager.
Intanto per quanto riguarda le sorti della figlia di Ligresti Senior, Jonella, i legali cercheranno di patteggiare nuovamente, entro venti giorni, per far uscire l’ex presidente della società finanziaria. Un nuovo accordo dunque dopo che il gip aveva rifiutato l’accordo un quanto la proposta era «non congrua».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
