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martedì, 14 Maggio 2024

Giuditta Perna, trovato il cadavere della studentessa scomparsa

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

E’ stato un panno rosso che galleggiava sull’acqua a portare i carabinieri, che perlustravano gli argini del fiume Ofanto, a ritrovare il corpo senza vita di Giuditta Perna, la studentessa di Avellino scomparsa il pomeriggio del 21 gennaio.
Era lì, intrappolato tra i rami degli alberi e completamente vestito, a poca distanza da dove era stata ritrovata la sua macchina, una Fiat Punto lasciata con le chiavi inserite e con a bordo tutti gli oggetti personali e i documenti di Giuditta tranne il cellulare che risulta spento dal giorno della scomparsa.
Che cosa sia successo alla 27enne che studiava a Perugia e quando poteva ritornava dalla famiglia ad Avellino è ancora un mistero. Gli inquirenti, in attesa dell’autopsia, non escludono nessuna ipotesi. Sul corpo della giovane non ci sarebbero segni evidenti di violenza e dalla sua borsa non mancherebbe nulla.
Allo stesso tempo, però, non si conoscono motivi evidenti che avrebbero potuto indurla a un gesto estremo: Giuditta era prossima alla laurea in Economia. Così come ha destato sospetti il luogo del ritrovamento del corpo in un punto dell’Ofanto dove l’acqua è bassa e solo in occasione di precipitazioni abbondanti cresce fino a qualche metro. Dunque che la ragazza sia morta altrove e il suo corpo sia stato posto in quel punto solo in un secondo momento? Ma in questo caso chi e perchè ce l’avrebbe avuta con lei? Interrogativi a cui gli inquirenti sperano di dare una risposta al più presto.

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