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martedì, 14 Maggio 2024

Maria Grazia Sestero, Anpi: "25 aprile, un’ispirazione per il futuro”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Festa del 25 aprile. A quasi settant’anni dalla Liberazione del Paese dal nazi-fascismo gli italiani celebrano la ricorrenza, ma in molti non sanno davvero il perché. Tante e di ogni età le persone che non conoscono a fondo il vero significato di questa data e tante altre invece, con le idee confuse.
Insicurezze e tentennamenti che Maria Grazia Sestero, vice presidente regionale dell’A.N.P.I.  Associazione Partigiani d’Italia commenta così: «È comprensibile dopo così tanto tempo, ed è normale per quelle generazioni non vicine agli avvenimenti di quegli anni o a chi li ha vissuti, come invece è stato per la mia. Ma devo dire che è ancora una festa sentita. In questi giorni in ogni paese, città e quartiere d’Italia ci sono manifestazioni per ricordare questo anniversario».
Maria Grazie Sestero spiega inoltre come l’A.N.P.I. cerchi di essere sempre attiva sul territorio per mantenere viva la Memoria della Resistenza in Italia, ricordo di un passato che non può e non deve essere dimenticato: «Abbiamo sezioni numerosissime anche nei piccoli centri e in diversi quartieri della città e durante l’anno cerchiamo sempre di tenere viva la Memoria con eventi culturali di vario genere. Si deve “ricordare” – continua  – perché non è una storia da mettere nei libri di scuola e basta. È la nostra storia. Da lì nasce la nostra democrazia, il Paese moderno. Non è pensabile poter costruire un futuro senza sapere da dove siamo partiti, soprattutto – continua – se si considera che la nostra democrazia è stata costruita attraverso la Carta Costituzionale».
«Una novità assoluta che ha portato ad una democrazia moderna e avanzata che però va fatta vivere con partecipazione e impegno quotidiano. Proprio quello che serve in questo momento».
Secondo la vice presidente Anpi di Torino infine, oggi c’è bisogno di una Memoria attiva che sappia collegare i valori passati di lotta e sacrificio con i problemi contemporanei, come disoccupazione e risanamento della politica, perché «L’ispirazione – conclude – può ancora venire di lì».

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