8.2 C
Torino
giovedì, 16 Maggio 2024

Stefano Esposito sul bando di Natale: “E’ un pasticciaccio con i fiocchi”. “Chi c’è dietro CAT?”

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di Andrea Doi

“Natale coi fiocchi 2016” finisce sotto la lente d’ingrandimento del senatore del Partito Democratico Stefano Esposito che con un post sul suo profilo Facebook rischia di scatenare una tormenta di quelle che Santa Claus in persona rischierebbe di finire intrappolato.
Esposito pone sul social delle domande precise all’amministrazione targata Appendino, dopo che la Confederazione Artigiani di Torino e Provincia, CAT, si è aggiudicato il bando, lo scorso 28 ottobre.
Aveva parlato di trasparenza l’assessore comunale alla promozione e al turismo Alberto Sacco, dopo l’assegnazione «La buona riuscita del bando dimostra che è possibile conciliare la trasparenza e la possibilità di accesso per tutti con l’interesse generale della Città», le sue parole battute dalle agenzie stampa. Quella trasparenza che ora chiede il senatore Pd.

«Per il “Natale coi fiocchi” il Comune di Torino ha previsto l’affidamento del servizio attraverso una gara. Questa gara è stata vinta da CAT, il cui rappresentante legale è la dottoressa Selene Solinas. Prima domanda: avevano i requisiti per partecipare?».
«Il CAT nasce ad Agosto di quest’anno. Non si può certo dire che abbia esperienza di gestione di eventi natalizi – continua Esposito – Nel capitolato del Comune si prevedeva, come previsto dalla normativa in materia, che i concorrenti avessero almeno un triennio di esperienze simili, oltre ad altri requisiti tecnico-professionali, nonché quelli previsti dal nuovo Codice degli Appalti. Il CAT, a naso, non lì possiede».
«Tuttavia, esiste l’Istituto dell’avvalimento, ovvero se non hai i requisiti te li fai prestare da chi li ha. Perché chi li presta non partecipa direttamente?», è la seconda domanda del senatore.
Le chiama “singolarità” Stefano Esposito, quelle che scavando in questa storia spuntano lentamente. Particolarità che destano degli interrogativi: «L’invito alla manifestazione di interesse ammetteva a partecipare alla procedura solo “soggetti di cui all’articolo 45 del D.Lgs. 50/2016». Soggetti che sono operatori economici, imprese e società. «Ma il CAT a me sembra un’associazione», ricorda il senatore.

Un requisito che non avrebbe impedito alla Confederazione Artigiani di partecipare, a meno che «il Comune provveda successivamente ad ampliare la platea dei soggetti ammessi alla gara».
«Guarda caso è proprio quello che succede – spiega Esposito – non si poteva cambiare l’invito alla manifestazione di interesse ormai pubblicato, ma si pensa bene di aggiungere altri soggetti a procedura aperta».
«Infatti, nel capitolato, atto successivo alla manifestazione di interesse, sia nella prima versione, poi annullata per violazione del principio di segretezza tra concorrenti (nella mail inviata dal Comune c’erano visibili tutti i partecipanti, ndr), sia nella seconda versione , sempre viziata, ma tenuta in piedi perché non si sapeva come altrimenti procedere, viene inserita la seguente frase: “Sono ammessi a partecipare alla gara i soggetti, singoli o raggruppati, di cui all’art. 45 D.Lgs.50/2016 oltre alle associazioni culturali e alle associazioni sportive”».
Una frase che permette alla CAT di stare in gara, nonostante il “cambiamento” sia avvenuto, come evidenzia Esposito «a procedura aperta».
«Chi è il vincitore della gara? Non un imprenditore o una società con esperienza pluriennale, ma un’associazione apparentemente senza alcuna esperienza».

Nella vicenda fa capolino anche un nome abbastanza conosciuto.  È quello di Paolo Madoglio, che con l’associazione E20, collaborò nel novembre 2015 al mercatino Italo-Tedesco organizzato in Piazza Solferino. «Quel mercatino è stato sospeso per una truffa ai danni del Comune di Torino e i relativi atti sono alla Procura delle Repubblica», assicura Esposito.
Ma che c’entrerebbe Madoglio con l’associazione di Selene Solinas?
«In diversi incontri, compresi alcuni presso il Comune di Torino, Selene Solinas si è presentata accompagnata da vari collaboratori, tra cui Paolo Madoglio. Il Madoglio, oltre ad essere legale rappresentante della suddetta E20, lo è anche di un’altra associazione, che, casualmente, si chiama Cat Piemonte. La vincitrice del bando del Natale coi Fiocchi 2016 del Comune di Torino si chiama Cat Torino. Una casuale omonimia? A me sembra che Selene Solinas e Paolo Madoglio lavorino insieme…Magari mi sbaglio», afferma Esposito.

Madoglio inoltre sarebbe stato collegato agli stand che invasero via Garibaldi durante l’ostensione della Sindone e la visita del Papa. Stand che non facevano molti soldi con i rosari e immagini sacre al punto che pochi giorni dopo l’apertura tirarono fuori i palloncini di Peppa Pig (leggi qui). Qualche vigile urbano che, sotto gli occhi del cronista, chiese di togliere quel tipo di merchandising si sentì rispondere di rivolgersi a Madoglio (probabilmente all’insaputa dello stesso interessato).
Non solo.
È sempre Paolo Madoglio ad essere considerato dagli organi d’informazione nel 2010 uno dei leader del comitato “Stop alla Bolkestein”, che riuniva i “mercatari ribelli”. Alcuni di loro saranno poi in piazza anni dopo con il Movimento dei Forconi.

Delle collaborazioni parla anche la rappresentate di CAT, Selene Solinas, che risponde ad Esposito sempre tramite Facebook: «Non nascondo la mia collaborazione con alcune realtà presenti sulla città delle quali solo adesso vengo a sapere che siano indagati dalla Procura della Repubblica . Ben venga in quanto verrà constato che la nostra partecipazione al bando è stata limpida e veritiera come sarà la gestione di essa». Continua la Salinas: «Per quanto riguarda i miei collaboratori e ribadisco collaboratori la legge non impone di chiedere il proprio casellario giudiziario o le referenze verso le amministrazioni pubbliche» . Ma poi la Solinas respinge le accuse di Esposito: «La prego a non dichiarare il falso in quanto negli ultimi undici mesi non mi sono mai recata presso gli uffici comunali con Madoglio. Concludo volendo confermare la nostra volontà a organizzare una manifestazione degna di una città fantastica come Torino escludendo le vicende o litigi politici da questa realtà».

In precedenza Stefano Esposito aveva così concluso il suo intervento: «A questo punto però mi chiedo: il Comune di Torino ha affidato la gestione del Natale coi Fiocchi 2016 ad una cordata di cui fa parte Paolo Madoglio, lo stesso che lo avrebbe truffato solo un anno fa?
Rivolgo questa domanda al Sindaco di Torino, al suo Capo di Gabinetto e ai Consiglieri Comunali.
In attesa di ricevere una risposta e magari – lo spero – di essere smentito, mi auguro che, in tutto questo brutto pasticciaccio torinese, si salvi almeno Babbo Natale».

Tormenta permettendo.

Selene Solinas al mercato Italo-Tedesco nel novembre del 2015 con l'allora allenatore del Genoa Gasperini
Selene Solinas al mercato Italo-Tedesco nel novembre del 2015 con l’ex allenatore del Genoa Gasperini
- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano