Per un momento si è pensato al peggio. La voce del paese stavolta sembrava una di quelle concrete e non “per sentito dire”. «Il corpo di Elena è stata ritrovato vicino alla draga lì alla cava sul Tanaro», dalla panetteria di Costigliole d’Asti alla strada tutti erano pronti a giurare che il cadavere della mamma di quattro figli scomparsa dalla frazione Motta lo scorso 24 gennaio.
Anche la stazione dei carabinieri è stata tempestata di telefonate, ma la voce dall’altra parte della cornetta ripete come un disco rotto la stessa cosa: «Assolutamente no, state tranquilli».
Sono passati quasi tre mesi da quella maledetta mattina in cui Elena è scomparsa. Tre mesi di domande, speranze e delusioni. Tre mesi in cui gli uomini dell’Arma e i vigili del fuoco stanno battendo tutta la zona coadiuvati del gruppo speciale di sommozzatori di Torino.
Il fiume Tanaro, i boschi, le strade, i campi, i pozzi sono stati controllati alla ricerca del corpo della donna.
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