“Nel nostro matrimonio c’è qualcosa che non va”. Suonano più o meno così le parole che Elena Ceste deve aver pronunciato il 3 novembre del 2013 davanti ai genitori. Una domenica in famiglia, nella casa torinese dei suoi, in cui per la prima volta la donna avrebbe ammesso che tra lei e il marito Michele Buoninconti, con cui era sposata da 15 anni, qualcosa non andava.
Un particolare importante che gli stessi genitori della trentassettenne hanno confermato agli inquirenti. Così come hanno negato che la figlia stesse vivendo un periodo di depressione. Al contrario, come conferma anche il medico di famiglia che l’ha incontrata il giorno prima della scomparsa, Elena era serena e tranquilla, intenta a dedicarsi alla cura dei figli e della casa.
Ma c’è di più, il sostituto procuratore Laura Deodato ha finalmente potuto rintracciare e sentire l’amante della Ceste. E non si tratta dei padri di compagni di scuola dei figli come in un primo momento ipotizzato, ma di un meccanico 42 enne di Settimo Torinese, Antonio R. L’uomo sentito in procura avrebbe confermato gli incontri con la casalinga di Costigliole così come dei loro legami vi sarebbero tracce su Facebook, tutte acquisite dagli inquirenti.