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sabato, 18 Maggio 2024

"La Troika è finita". Alexis Tsipras e la semantica della crisi

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Come dimenticarsi le parole pronunciate da Alexis Tsipras festeggiando la vittoria elettorale di Syriza: «La Troika è completamente finita, tutti possono star certi». Il leader della sinistra greca, nei giorni dell’insediamento al governo, promise che avrebbe negoziato con l’Europa e posto fine alla “triade dell’austerity”.
All’oggi, per quanto sia ancora presto per fare bilanci sull’avventura governativa di Tsipras e compagni, il bilancino del braccio di ferro fra Grecia e Unione Europea sembra pendere dalla parte di Bruxelles. Ad Atene e dintorni si sono levati già i primi borbottii, ma la partita sul debito è indubbiamente dura, quasi proibitiva.
Nanni Moretti, in un suo celebre film, Palombella rossa, a bordo piscina, gridava: «Le parole sono importanti!». Lo penserà anche il ministro delle Finanze della Grecia, Yannis Varoufakis, che, con l’appoggio del suo capo di governo, sembra esser riuscito nell’impresa: per la Troika è davvero finita, è tempo di mandar questa parola negli archivi. A Bruxelles come a Strasburgo, ad Atene come a Roma, quel vocabolo, che ha generato tanti incubi nella famiglia dei Piigs d’Europa, (forse) non verrà più pronunciato.
La preparazione a questo cambiamento è stata già eseguita dai funzionari della Banca Centrale Europea, della Commissione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, che fino a qualche giorno fa avevan preso la temporanea abitudine di definirsi 3i (cioè three institutions). Semantica della burocrazia europea influenzata dalla pressione di Tsipras.
Da oggi però si cambia. Non solo nel termine che definisce l’organo di sorveglianza della crisi. Perché la triade si allarga, diventando un quartetto: alla combriccola si aggiunge il Fondo europeo di stabilità finanziaria, l’ex Efsf, diventato ora Meccanismo europeo di stabilità, cioè Esm. Si chiamerà Brussels group e il suo primo viaggio sarà ad Atene, epicentro politico grazie al quale è nato, deviando ogni leziosismo al sapor di definizioni, etimologie e sinonimi, presentando comunque il salatissimo conto della crisi che, comunque la si voglia chiamare, non molla la sua presa, a prescindere dai dizionari.

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