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venerdì, 17 Maggio 2024

Il treno di Auschwitz un ingombro per la Sopraintendenza di Torino

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Chi in questi giorni è passato per piazza Castello sarà rimasto incuriosito dalla presenza di un grosso vagone ferroviario ancora coperto da un telo bianco. Questa carrozza infatti verrà mostrata al pubblico oggi pomeriggio in concomitanza con l’inaugurazione della mostra “Una strenua chiarezza” a Palazzo Madama e dedicata a Primo Levi, nell’ambito dei 70 anni dalla liberazione di Auschwitz.
Eppure questo vagone ha già causato non poca tensione tra il Comune di Torino e la Sopraintendenza che ieri ha inviato una lettera a Palazzo di Città per lamentarsi della decisione di collocarlo nel mezzo di una piazza monumentale.
Nella missiva ricevuta dagli assessori Ilda Curti e Maurizio Braccialarghe a firma del soprintendente Luca Rinaldi si chiede di limitare l’esposizione a due settimane perché il vagone risulterebbe estranio alla piazza e interferisce con i monumenti.
Dal Comune ancora nessuna risposta, anche se i curiosi della pizza fanno già notare che invece nessuno ha detto nulla quando per più di un mese è stato collocato un grosso albero di Natale metallico e pieno di luci colorate, proprio davanti a Palazzo Reale.
 

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