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mercoledì, 22 Maggio 2024

La cannabis terapeutica arriva a Torino

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Torino in prima linea all’introduzione della cannabis terapeutica. Dopo il via libera di Firenze alla produzione di marijuana per scopi medici, che avverrà nello stabilimento chimico militare, nel capoluogo sabaudo scatta la petizione. A portarla avanti due affezionati al tema, protagonisti di numerose campagne di sensibilizzazione: i Radicali Italiani Giulio Manfredi e Silvio Viale (nonché consigliere comunale del Pd) . «Ne abbiamo già parlato con il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino a luglio – dicono – e presenteremo una petizione anche in Consiglio Regionale martedì prossimo».
«Da Firenze – continuano – arriva una buona notizia, primo indispensabile passo per porre fine al proibizionismo. Nonostante la cannabis terapeutica sia legale in Italia dal 2007, solo 60 cittadini italiani hanno potuto accedere nel 2013 ai farmaci cannabinoidi, tutti importati dall’estero, costosi, e con lunghi tempi di consegna». Questo, sostengono, nonostante «La produzione di questi farmaci dovrebbe essere possibile in tutte le Regioni, almeno le maggiori. È quanto chiediamo nella petizione comunale firmata da oltre 300 torinesi che presenteremo martedì prossimo in Municipio a Torino».
«Sia l’Istituto Bonafous di Chieri (di proprietà del Comune di Torino) sia l’Ipla (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) di Torino, società controllata dalla Regione Piemonte – concludono Manfredi e Viale – hanno le competenze per farlo».

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