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venerdì, 19 Aprile 2024

Buoni spesa, più di mille domande in un’ora. Ma i residenti a Torino con carta d’identità di un altro Comune non sono riconosciuti

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Sono arrivate più di mille domande in un’ora per il servizio di buoni spesa che il Comune di Torino ha messo a disposizione per l’emergenza Coronavirus a famiglie in difficoltà economica.

Il servizio, attivo attraverso canale web dedicato al link https://moon.patrim.csi.it/moondirectbl/e call center (01101130003), è entrato in funzione alle 10 di questa mattina e sarà attivo tutti i giorni dalle 9 alle 22. La somma stanziata è pari a un milione di euro, e se tutte le domande presentate nella prima ora fosse accettate un terzo del budget a disposizione potrebbe già essere occupato. Anche se nei prossimi giorni verranno stanziate nuove misure per i restanti 2,6 milioni di euro a disposizione per i buoni spesa.

Intanto, sono molte le segnalazioni di chi ha riscontrato problemi di accesso al sito dovute a un mancato riconoscimento delle credenziali. Si tratta in particolare di chi pur residente a Torino ha Carte d’Identità rilasciate da altri Comuni: il portale infatti non riconosce il numero di documento come valido per l’accesso.

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